- I primi 3 mesi del 2022 hanno portato forti scosse nel mercato azionario, causate dalla guerra in Ucraina, l’inarrestabile inflazione ed un primo rialzo dei tassi di interesse. Questo ha portato il segno negativo in tutti i principali mercati azionari del mondo, S&P500 compreso.
- In questo articolo andiamo a vedere come si è comportata la Everest Formula in questo insolito periodo a confronto con gli indici americani, con uno sguardo inoltre a cosa ci riservano i prossimi mesi.
Uno sguardo agli ultimi 3 mesi
I primi 3 mesi del 2022 sono stati dominati da una forte incertezza nei mercati finanziari: da un lato l’inaspettato scoppio della prima guerra dopo decenni nel suolo europeo ha portato panico nell’economia, con il prezzo delle materie prime alle stelle mentre gli indici azionari hanno subito un duro colpo, solo parzialmente attutito nel mese di Marzo. Dall’altra parte l’inflazione ha continuato a correre, ed i governi di tutto il mondo sono stati costretti ad effettuare i primi (ma sicuramente non ultimi) rialzi dei tassi di interesse, come non avveniva da anni. Come abbiamo visto in questo articolo, questo evento ha penalizzato le aziende, in particolar modo quelle più dipendenti dalle crescite future e dalla facilità di emettere debito.
Come se non bastasse, continuano le difficoltà nella filiera di approvvigionamento e distribuzione dei beni, scatenate dalla pandemia e non ancora completamente risolte: i semiconduttori continuano a scarseggiare ed i costi di spedizione ad essere ai massimi storici. Questo ha un impatto negativo su quasi tutti i settori dell’economia attuale.
Tali sono i motivi per cui non c’è da sorprendersi se l’indice S&P 500 è arrivato a toccare il -12.9% dal picco di inizio anno, per poi riprendersi e chiudere il primo trimestre a -4.9%. Il Nasdaq ha addirittura toccato il -19.6%, spinto al ribasso dai suoi titoli tecnologici, per finire il trimestre a -8%.
Come si è comportata la Everest Formula in questo contesto? Ancora una volta i suoi risultati sono stati sorprendenti: sebbene inizialmente ha seguito l’andamento negativo degli indici azionari (le strategie a 3 e 10 azioni hanno registrato rispettivamente -7.6% e -11% dopo i primi 20 giorni dell’anno) il rimbalzo è stato repentino, ed è riuscita nonostante il trimestre molto volatile a chiudere in positivo il bilancio: la strategia a 3 azioni infatti ha chiuso al 31 Marzo con un consistente guadagno del +15.1%, mentre la strategia a 10 azioni ha guadagnato un più contenuto +1.4%, garantendosi però una minore volatilità.
La Everest Formula è riuscita anche in questo periodo turbolento a battere il mercato, riuscendo ad avere inoltre un minore declino rispetto all’indice. Nonostante ciò, dobbiamo sottolineare che la volatilità è risultata più alta rispetto all’S&P500. Come abbiamo sottolineato più volte, qualsiasi strategia che utilizza pochi titoli (come la Everest Formula) ha una notevole volatilità, che può preoccupare gli investitori meno tolleranti al rischio. Per questo motivo, consigliamo di applicare la nostra strategia esclusivamente alla sezione del vostro portafoglio dedicata agli investimenti a maggior rischio, ovvero quelli che puntano ad ottenere maggiori guadagni.
Qual è lo scenario per i prossimi mesi?
Sebbene le buoni trimestrali delle aziende americane stiano portando conforto nel mercato azionario, i motivi per cui il primo periodo del 2022 è stato turbolento non sono svaniti: la guerra in Ucraina è ancora lontana da una risoluzione, l’inflazione continua a correre, la Fed potrebbe essere costretta a rialzare i tassi entro fine anno come mai nella storia recente, mentre è notizia degli ultimi giorni che nel mercato obbligazionario si è verificata la temuta inversione della curva dei rendimenti, segno storico di una probabile imminente recessione. Nessuno può sapere come si comporterà il mercato nel prossimo futuro, ma i segnali del momento non sono incoraggianti.
E per quanto riguarda la Everest Formula? Molti investitori in passato ci hanno chiesto come performerà la Everest Formula in caso di recessione o crash di mercato. Sebbene l’andamento del passato non garantisce le performance future, i backtest mostrano che negli ultimi 22 anni in periodi negativi per il mercato azionario (es. anni 2000, 2008, 2020) la Everest Formula ha inizialmente seguito l’andamento negativo del mercato, per poi rimbalzare più velocemente, come è d’altronde successo su piccola scala in questi 3 mesi.
Non sappiamo se la Everest Formula continuerà a battere il mercato mese dopo mese, ma crediamo fermamente che selezionare buone aziende ad un prezzo vantaggioso sarà sempre una buona strategia di investimento.
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