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Dove investire in uno scenario di alta inflazione ed aumento dei tassi d’interesse?

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  • In Europa e negli Stati Uniti l’inflazione ha raggiunto livelli mai visti dagli anni ’80. Le banche centrali hanno di conseguenza iniziato ad innalzare i tassi di interesse, il chè ha già provocato qualche tumulto nei mercati finanziari.
  • In questo articolo andiamo a vedere quali settori beneficiano maggiormente dello scenario corrente, e quali è meglio evitare.
  • Andremmo inoltre a mostrare alcune aziende interessanti in un contesto di alta inflazione scovate dallo Screener della Everest Formula.

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Introduzione

La pandemia COVID-19, e la gamma di politiche volte a mitigare il suo impatto, ha innescato un ritorno a livelli di inflazione mai visti da 40 anni. In Europa e negli Stati Uniti, l’inflazione ha raggiunto livelli mai visti dagli anni ’80. Uno dei principali strumenti in mano alle banche centrali per combattere l’inflazione è quello dell’aumento dei tassi di interesse. La Banca d’Inghilterra (BoE) ha già iniziato ad alzare i tassi d’interesse, la Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti ha adottato un tono molto più aggressivo, e mentre la disoccupazione e l’inflazione dell’eurozona hanno raggiunto rispettivamente i livelli più bassi e più alti nell’era della moneta unica, la Banca Centrale Europea (BCE) ha seguito l’esempio.

Inflazione vs tassi di interesse in America dal 1970. Fonte: gzeromedia.com

Ma come influisce l’aumento dell’inflazione e conseguentemente dei tassi di interesse sul mercato azionario? In linea di principio, l’investimento in aziende è un meccanismo di protezione dall’inflazione, poichè le aziende sono in grado di aumentare i prezzi dei propri prodotti (e conseguentemente i propri profitti) con l’aumentare del costo della vita. è necessario però fare un distinguo fra le diverse aziende e i settori che compongono il mercato azionario. Se per alcune aziende infatti è più facile allineare i prezzi all’inflazione, per altre comporta il rischio di causare un calo della domanda ed un’uscita dal mercato a causa dell’alta competizione.
Inoltre l’aumento dei tassi d’interesse viene quasi sempre visto come un potenziale pericolo: le aziende trovano più difficoltà a finanziarsi tramite debito ed a sostenere la crescita a cui hanno abituato gli investitori.

Aziende “Growth” vs aziende “Value”

Negli ultimi 10 anni siamo stati abituati ad flusso costante di liquidità verso le aziende ad alto potenziale di crescita. Questo trend ha già iniziato a vacillare nell’ultimo anno ed è possibile che subisca un declino prolungato nei prossimi anni. Andiamo a capire perchè.

Un principio base della valutazione delle aziende è lo scontare il flusso di cassa futuro: vengono effettuate le stime di crescita dei profitti nei prossimi anni e vengono scontate ad un tasso pari a quanto l’investitore richiede come rendimento. Se attualmente il tasso base per investimenti senza rischio (detto risk free rate o RFR, ovvero obbligazioni governative o conti deposito) è del 2% e l’investore mediamente chiede un 5% in più rispetto al RFR per investire in un’azienda, i flussi futuri verranno scontati all’incirca as un tasso di sconto del 7% (variabili in base al rischio specifico dell’azienda).

Se a causa dell’aumento dei tassi di interesse (e di conseguenza del RFR) il RFR arriva ad un ipotetico 7%, l’investitore non sarà più disposto a guadagnare “solo” il 7% (che può già ottenere da un investimento “risk free”), ma alzerà il proprio redimento richiesto al 12% (7%+5%), che porta ad un calo del valore dei profitti futuri e quindi della relativa valutazione complessiva dell’azienda.

Ne consegue che in ambienti con bassi tassi d’interesse (come negli ultimi anni), il “costo” dell’attesa che la crescita futura si materializzi è piccolo. Ma quando i tassi aumentano, la crescita futura ha un valore minore, e gli investitori non sono più disposti a pagare quanto prima.

I titoli growth, che tipicamente non pagano dividendi, hanno guadagni scarsi o sono in perdita, e hanno un rapporto P/E alto poichè fanno affidamento sui profitti futuri, risulteranno svantaggiati rispetto ai titoli value che si basano meno sulle aspettative future e più sui flussi di cassa attuali. Nè è la riprova il fatto che le azioni value tendono ad essere più direttamente correlate sia al PIL corrente della nazione sia alle obbligazioni governative a 10 anni.

Considerazioni sulla Everest Formula: Sebbene l’aumento dei tassi porti inizialmente ad una maggiore volatilità nei mercati, potrebbe essere essa un elemento positivo per gli investitori che applicano la Everest Formula: l’algoritmo infatti, in quanto strategia di value investing, si basa sul selezionare aziende con alti flussi di cassa attuali e non futuri, ed è altamente probabile tragga giovamento dallo spostamento dellla liquidità degli investitori verso i titoli value.

Analisi del Settore

Oltre alla comparazione fra titoli growth e titoli value, l’aumento dei tassi di interesse e dell’inflazione tende a privilegiare alcuni settori e a svantaggiarne altri. Vediamo quali.

Settori che hanno storicamente tratto benefici dalla situazione attuale

  • Settore finanziario: Il settore finanziario è stato storicamente tra i più sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse. Con margini di profitto che effettivamente si espandono quando i tassi salgono, entità come banche, compagnie di assicurazione, società di intermediazione e gestori di denaro generalmente beneficiano di tassi di interesse più elevati. Anche i titoli assicurativi possono prosperare con l’aumento dei tassi. Infatti, la relazione tra i tassi di interesse e le compagnie di assicurazione è lineare, il che significa che più alto è il tasso, maggiore è la crescita.
  • Settore Capital Goods (beni strumentali) e produttori o utilizzatori diretti di materie prime: Il prezzo delle materie solitamente aumenta in percentuale inferiore rispetto all’inflazione. Le aziende che usano questi materiali per produrre un bene finito (o semplicemente nelle loro operazioni quotidiane) vedranno un corrispondente aumento dei loro margini di profitto, dato che i loro costi rimangono bassi rispetto ai profitti. Per questo motivo, queste aziende sono generalmente viste come una copertura contro l’inflazione.
    Andrebbe quindi considerato l’acquisto di azioni di produttori e consumatori diretti di materie prime: acciaio, petrolio, mais, grano, benzina, legname, risorse forestali, plastica, gas naturale, carbone e minerali.
    Le aziende che traggono profitto dalla costruzione di case e dall’edilizia possono essere buone scommesse. I produttori di pollame e manzo possono vedere un aumento della domanda quando i tassi aumentano, a causa dell’aumento della spesa dei consumatori unita a costi pressochè invariati.
  • Settore Energia: L’aumento dei tassi d’interesse è spesso associato a un rafforzamento dell’economia, il che è positivo per tutti i titoli sensibili all’economia. I titoli energetici si sono storicamente comportati con una sensibilità molto elevata alle prospettive di una ripresa post-pandemica.

Settori che hanno storicamente sottoperformato il mercato nelle condizioni attuali

  • Settore Tecnologia: sebbene è importante non fare di tutta l’erba un fascio, il settore Tech è quello che storicamente fa più affidamento sulla crescita e sui guadagni futuri rispetto ai profitti attuali. Per tutte le riflessioni fatte finora, è importante stare attenti a quali aziende valutare in questo settore, che è possibile non abbia gli alti rendimenti che ha portato nell’ultima decade.
  • Settore Consumer Retail: le aziende che sono alla fine della catena e che sono a diretto contatto con il cliente sono quelle con più alta competizione e che hanno meno potere di modellare i propri prezzi sulla base del costo delle materie prime. Potrebbero trovarsi in difficoltà in un contesto di alta inflazione.

Uno sguardo alle aziende più interessanti consigliate dall’Everest Screener

Abbiamo utilizzato l’Everest Screener per scrutare i settori più interessanti in un contesto di rialzo di tassi, alla ricerca di buone aziende su cui investire.

Everest Screener filtrato secondo i settori più promettenti

Da questa lista, abbiamo selezionato le aziende che riteniamo più interessanti:

NVR – NVR, Inc.

NVR, Inc. è costruttore di case negli Stati Uniti che fornisce anche mutui e assicurazioni connessi alla casa. Questo mix di business costruzione-finanziario sembra perfetto per cavalcare tutti i vantaggi menzionati relativi ad un aumento dei tassi di interesse. Inoltre NVR vanta un passato e presente di solida crescita sia di fatturato che di fetta di mercato, ha un management capace di tenere un alto ritorno sul capitale e i cui compensi si basano su obiettivi a lungo termine (ideale per gli investitori), ed infine è disponibile ad un prezzo d’affare, con un PE di appena 15 confrontato con una stima di crescita degli analisti di circa l’8% per i prossimi 5 anni.

NVR è secondo noi l’azienda più interessante del gruppo.

Analisi di NVR secondo l’Everest Analyzer

Aziende nell’industria del legno: WFG – LPX – UFPI

Tre aziende appartenenti al mondo del legno, creano prodotti a partire direttamenente da questa materia prima e sono ben diversificate sia a livello dei prodotti venduti sia a livello geografico. La Everest Formula le identifica come migliori scommesse nel settore poichè posseggono la più alta redditività all’interno dell’industria (segno di un solido vantaggio competitivo) unita ad un prezzo molto vantaggioso, con un rapporto PE inferiore a 10 ed un FCF/EV notevole, sopratutto per WFG e LPX che si posizionano di diritto nella top 10 assoluta della Everest Formula.
Inoltre molti esperti del settore ritengono che il prezzo dei prodotti derivati dal legno (che hanno avuto un picco a Maggio 2021 seguito da una rapida discesa) nei prossimi anni si stabilizzerà ad un prezzo superiore a quello pre pandemico, il chè rende tali aziende ben posizionate per il futuro.

Analisi di WFG secondo l’Everest Analyzer
Analisi di LPX secondo l’Everest Analyzer
Analisi di UFPI secondo l’Everest Analyzer

Magnolia Oil & Gas Corporation opera nell’acquisizione, sviluppo, esplorazione e produzione di riserve di petrolio, gas naturale e liquidi di gas naturale negli Stati Uniti, sopratutto nella zona del Texas.

Magnolia Oil & Gas viene identificata dalla Everest Formula come l’azienda più interessante nel settore energetico. Questo grazie ai margini eccezionali rispetto ai competitor, un’alta liquidità e solidità finanziaria, basso debito, il tutto unito ad un prezzo allettante. MGY potrebbe essere l’azienda giusta per cavalcare il periodo storico di rialzo dei tassi e di grande incertezza nel campo dell’energia, che ha fatto schizzare alle stelle il prezzo di gas e petrolio e conseguentemente i profitti delle aziende produttrici, fra cui Magnolia stessa.

Analisi di MGY secondo l’Everest Analyzer

Conclusioni

Abbiamo visto che un contesto di alta inflazione e alti tassi di interesse può portare ad una maggiore concentrazione su aziende che basano il proprio valore non sulle prospettive di crescita future ma su una solida posizione attuale, come quelle predilette dalla Everest Formula. Alcuni settori possono risultare più interessanti rispetto al recente passato, come quello finanziario, energetico, e il settore delle materie prime.

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