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F.A.Qs
In questa sezione rispondiamo alle domande più frequenti che riceviamo dai nostri utenti.
Se non trovi risposte alle tue domande, per favore contattaci.
Generale
Everestformula.com è una piattaforma di screening di aziende basato su una strategia di investimento quantitativo di tipo “value investing” che ha provato essere di grande successo negli ultimi 20 anni.
La Everest Formula è un algoritmo quantitativo di value investing che cerca ottime aziende che si trovano ad un prezzo scontato.
La strategia Everest Strategy è una strategia di value investing che sfrutta l’algoritmo Everest Formula. Essa crea un portafoglio con le migliori aziende calcolate dalla formula, e aggiorna questo portafoglio settimanalmente vendendo le aziende uscite dalle migliori posizioni e comprando le nuove aziende entrate.
I Backtest hanno dimostrato che la Everest Strategy risulta vincente negli ultimi 20 e più anni, rendendo in media più del 30% annuo, anche in periodi dove le azioni di tipo “value” hanno reso meno delle azioni di tipo “growth”. Guarda i risultati
L’Everest Screener mostra le migliori compagnie suggerite dalla Everest Formula, che sono selezionate da tutte le aziende presenti nei mercati americani.
Lo screener può essere usato per controllare le migliori aziende selezionate dalla Everest Formula, e per applicare la Everest Strategy.
Gli utenti Premium possono ricercare le migliori aziende in singoli settori e filtrare per capitalizzazione di mercato, attraverso la funzionalità “Personalizza”.
L’Everest Analyzer crea una scheda di valutazione per tutte le aziende disponibili nel mercato U.S.
La scheda presenta due sezioni: una scheda sulla qualità, per identificare quanto è “buona” l’azienda; una scheda sulla valutazione, per identificare quanto la compagnia è sottovalutata.
Guarda un esempio qui.
La Everest Newsletter ti invierà una fotografia delle migliori 10 aziende trovate dalla Everest Formula. Puoi selezionare il tuo giorno preferito per ricevere la newsletter.
In questo modo, non dovrai connetterti al sito per controllare le aziende su cui applicare la Everest Strategy.
Il Value Investing è un metodo di investimento che si basa sul selezionare aziende che sono scambiate ad un prezzo minore del loro valore intrinseco. Gli investitori Value selezionano compagnie che pensano il mercato stia sottovalutando.
Questo è esattamente lo scopo della Everest Formula: trovare compagnie che Mr.Market sta al momento sottostimando, ed in più che generano alti profitti rispetto agli asset detenuti. Per questo motivo, consideriamo la Everest Formula una strategia di PRIME value investing.
I dati fondamentali, ovvero i dati che provengono dai bilanci delle aziende sono aggiornati ogni trimestre, non appena le aziende li rilasciano.
I dati relativi al prezzo delle azioni, che contribuiscono alla valutazione delle compagnie, sono aggiornati quotidianamente, prima dell’apertura del mercato.
Formula
Si! La Everest Formula può essere considerata l’evoluzione della Magic Formula di Joel Greenblatt. Infatti utilizza un approccio simile, ed ha sovraperformato sia la Magic Formula che l’indice S&P500 soprattutto nell’ultimo decennio.
Le principali differenze sono:
- La Magic Formula utilizza una soglia minima fissa di capitalizzazione, mentre la Everest Formula utilizza un Market Cap dinamico basato sulle condizioni attuali del mercato.
- La Magic Formula utilizza sia metriche di qualità che di valutazione per creare la classifica delle aziende, mentre la Everest Formula utilizza metriche di qualità per filtrare le aziende e le metriche di valutazione per stilare la classifica. Infatti noi crediamo che, una volta che le aziende vengono identificate come “ottime” aziende, sia la valutazione di esse ad essere il parametro più importante.
- La Magic Formula utilizza la metrica Ebit/EV come il più importante fattore di valutazione, mentre la Everest Formula utilizza il FCF/EV. Noi crediamo che il FCF/EV sia un parametro migliore per valutare una azienda. Per maggiori dettagli, vedi più sotto.
Ti possiamo garantire che la formula ha funzionato molto bene negli ultimi 20 anni (vedi qui i risultati), ma non possiamo garantire che la formula funzionerà nel futuro. Infatti, come in ogni investimento, le performance passate non sono garanzia dei risultati futuri, e nessuna strategià potrà mai garantire il successo negli investimenti.
Tuttavia, noi crediamo fermamente che selezionare ottime aziende ad un prezzo giusto sarà sempre una buona strategia di investimento. Come Ben Graham e Warren Buffet erano soliti pronunciare, “In the short run, the market is a voting machine but in the long run, it is a weighing machine.” . Ovvero, mentre nel breve termine il mercato può seguire l’irrazionalità della massa, nel lungo termine seguirà sempre il valore reale delle aziende
Il Free Cash Flow Yield, come suggerisce Investopedia, è il “migliore indicatore fondamentale”. Dividendo il free cash flow che una compagnia genera per il suo valore, otteniamo la miglior misura delle performance di una azienda.
Gli investitori sono interessati in quanti soldi ha l’azienda nel suo conto bancario, poichè questo numero mostra la verità sulle performance aziendali. È infatti più difficile nascondere misfatti finanziari e aggiustamenti del management nei flussi di cassa rispetto al conto economico.
Il flusso di cassa indica quanti soldi entrano ed escono dal conto bancario dell’azienda. Il free cash flow, una sottocategoria del flusso di cassa, è l’ammontare monetario rimasto all’azienda dopo che essa ha ripagato tutte le spese dovute al capitale necessario per produrre i suoi prodotti.
Quando il FCF è positivo, l’azienda ha generato più soldi di quanti ne servono per sostentare il business e farlo crescere. Questo indica che è pienamente capace di auto sostentarsi, e c’è molto potenziale per la crescita futura.
Il Free cash flow è simile al profitto dell’azienda, senza però tutti gli aggiustamenti effettuati nel conto economico. Per questo motivo, il FCF/EV è un indicatore più affidabile del rapporto Prezzo/Utili (PE).
Il ritorno sul capitale impiegato (Return On Tangible Capital Employed) viene misurato dal rapporto fra i guadagni operativi pre tassazione (EBIT) ed il capitale tangibile impiegato da una azienda (calcolato come Capitale netto circolante + Asset immobili netti).
Questo rapporto è utilizzato al posto del più comune ROE (Return on equity) o del ROA (Return on assets) per molteplici ragioni.
EBIT (Earnings Before Interest and taxes) viene utilizzato al posto del guadagno netto poichè aziende in differenti settori e luoghi operano con differenti livelli di debito e tasse. Utilizzando l’EBIT, possiamo rapportare i guadagni di aziende eterogenee senza le distorsioni che nascono dalla differenza nelle imposte e nei livelli di debito. Per ogni compagnia, è quindi possibili confrontare i guadagni operativi (EBIT) con il costo degli asset utilizzati per produrre questi guadagni (ROTCE).
Il Capitale Tangibile Impiegato è utilizzato al posto degli assets totali (utilizzato nel ROA) o dell’equity (utilizzato nel ROE). L’idea qui è scoprire quanto capitale è veramente richiesto all’azienda per condurre il proprio business. Il Capitale tangibile impiegato è definito come la somma del capitale circolante e degli asset immobili netti. Net Working Capital (o Capitale netto circolante) = attività correnti – passività correnti. Net fixed assets (asset immobili netti) = Asset a lungo termine, quali impianti, immobili, macchinari.
NOTA: Gli asset intangibili vengono esclusi dal calcolo del Tangible Capital Employed. Questo perchè sono solitamente il risultato di acquisizioni di altre compagnie. Per cui questi asset intangibili (detti Goodwill) sono costi storici che non si ripercuotono sul futuro dell’azienda. Utilizzare il capitale tangibile riflette più accuratamente il ritorno sul capitale dell’azienda. Il ROE e il ROA utilizzati da molti analisti sono spesso distorti sia dalla differenza fra gli asset riportati a bilancio dall’azienda e gli asset tangibili effettivi, sia dalla differenza nella tassazione e nel livello di debito nei diversi settori.
Strategia
Ci sono due motivi principali per cui pensiamo che la Everest Formula sia il miglior selezionatore di aziende online:
- Non si affida alle stime future. è un fatto dimostrato che gli analisti di Wall Street spesso sbagliano, a causa di molti motivi: difficoltà intrinseca nel predirre gli eventi futuri, conflitto di interessi, pregiudizi… Perciò selezionare aziende buone e sottovalutate basandosi sulle informazioni attuali porta a risultati eccezionali una volta che il mercato se ne accorge.
- In confronto alla maggior parte delle strategie di investimento che sono testate per 5, massimo 10 anni, la Everest Formula ha alle spalle più di 20 anni di risultati eccellenti.
Questo significa che:
1) Ha dimostrato di essere una buona strategia durante i crash di mercato e in diversi cicli economici.
2) difficilmente soffre del problema di eccessiva calibrazione sul set di dati storico. L’eccessiva calibrazione (o in inglese Overfitting) è un problema ricorrente negli algoritmi quantitativi finanziari, e occorre quando i parametri del modello sono eccessivamente “plasmati” su quello che è accaduto nel passato.
Genericamente parlando, in un portafoglio di investimenti, avere più azioni comporta meno volatilità ma tende ad allineare i risultati a quelli del mercato, mentre detenere meno azioni porta ad un rendimento maggiore (se le strategià è buona), ma può portare a più volatilità e maggiori periodi di ritorni negativi. I backtest della Everest Strategy suggeriscono di tenere un numero di aziende che va da 3 a 10.
I backtest mostrano che controllare e (se richiesto) ribilanciare su base settimanale offre il migliore compromesso fra cogliere le opportunità che offre il mercato nel giusto momento senza sacrificare troppo tempo e i propri soldi in commissioni.
Infatti un ribilanciamento giornaliero porterebbe ad un ammontare eccessivo di compravendite senza un reale miglioramento delle performance, mentre i ribilanciamenti mensili ed annuali sono troppo poco reattivi nel cogliere le buone opportunità e vendere le azioni in possesso quando diventano correttamente valutate.
Certamente! Anche se non come nel ribilanciamento settimanale, comprare le azioni suggerite dalla Everest Formula è sempre un modo efficace di selezionare aziende a prescindere dalla frequenza.
Anche in caso di ribilanciamenti mensili ed annuali, i backtest hanno mostrato portare buoni risultati nel periodo selezionato (dal 15% al 25% medio annuo).
Come per ogni strategia di investimento, non possiamo garantire che la Everest Formula funzionerà in futuro. Inoltre, guardando al passato, ci sono stati alcuni anni in cui la Everest Formula ha sottoperformato il mercato di riferimento, o ha prodotto risultati negativi. Per questo motivo, è importante mantenere la strategia almeno per alcuni anni per apprezzarne la sua efficacia.
Come ogni strategia che utilizza un portafoglio di poche aziende, la Everest Formula produce una volatilità considerevole. Per questo motivo, consigliamo di applicare la nostra strategia nella sezione del vostro portafoglio complessivo dedicata ad un investimento di maggior rischio, quella che punta ad ottenere i più grandi profitti.
Questo purtroppo è possibile. La Everest Strategy ha performance volatili perchè utilizza poche azioni. Inoltre, guardando i backtest, ci sono anni in cui la Formula ha prodotto risultati negativi. Ma nel lungo termine, ha prodotto risultati strabilianti. Per questo motivo, è importante tenere la strategia per almeno 2-3 anni per apprezzarne la sua efficacia.
Analyzer
Il nostro algoritmo valuta le aziende dal punto di vista di un value investor, ovvero guardando compagnie ad alta profittabilità che sono sottovalutate. Questo però non significa che essa sia l’unica buona strategia possibile.
Per questo motivo, un punteggio basso per la Everest Formula non implica necessariamente performance future negative per l’azienda in questione. Per esempio, una azienda di cui ci si aspetta una notevole crescita, che è al momento in perdita ma ha davanti a sè un futuro roseo, fornirà all’investitore ottimi risultati anche se la Everest Formula gli assegna un punteggio basso.
MA, d’altra parte, una azienda che ha un punteggio Everest molto buono, è altamente probabile che fornirà buoni ritorni all’investitore.
L’azienda è valutata sotto tre punti di vista:
- Quanto l’azienda ed il suo management sono capaci di trasformare gli asset posseduti in profitti. Utilizziamo il ROTCE ed il ROIC per valutare questo aspetto.
- Il livello di debito accumulato. Troppo debito è un cattivo segnale: esso erode i profitti dell’azienda e la mette in una brutta situazione in caso di eventi non calcolati. Utilizziamo i rapporti Debt-To-Equity e Debt-To-FreeCashFlow per valutare questo aspetto.
- Una situazione finanziaria stabile. Controlliamo che il guadagno ed il patrimonio tangibile siano positivi e che il Free Cash Flow sia positivo negli ultimi anni.
Queste metriche sono unite e pesate per ottenere il punteggio di qualità, che va da A (migliore) a E (peggiore).
Per ottenere il punteggio, vengono unite e pesate una serie di metriche:
- Free Cash Flow/Enterprise Value: Questo è l’indicatore che ha l’impatto più grande sul punteggio di valutazione: il flusso di cassa che la compagnia genera diviso per il valore che il mercato le attribuisce.
- Price/Earnings (PE) Ratio: L’ammontare di dollari che un investitore deve pagare per possedere l’azienda per ricevere un dollaro dei suoi profitti aziendali.
- Price/Sales (PS) Ratio: L’ammontare di dollari che l’investitore deve pagare per ogni dollaro di vendite.
- Ebit/Enterprise Value Ratio: Quanto una azienda guadagna prima di interessi e tasse, relativamente al prezzo di acquisto dell’azienda, debiti compresi.
Varie
Sarai sempre in grado di accedere al contenuto a pagamento fino alla data di scadenza dell’abbonamento. Dopo di che, il tuo account verrà declassato ad account di tipo Free.
- Basic: Per utenti che vogliono applicare la Everest Strategy con il minimo sforzo ed il minimo costo.
- Premium: Per utenti intermedi ed avanzati che voglio ricevere buone idee di investimento, ed avere i giusti spunti trovando aziende su cui fare ulteriori analisi con i propri strumenti e la propria esperienza.
Con la funzionalità “personalizza”, puoi trovare le migliori aziende nelle tue aree preferite.
Ad esempio, puoi aggiungere più risultati allo screener di default, cercare le migliori azioni in ogni settore, includere le Small Cap (aziende piccole) definendo la tua soglia minima preferita di capitalizzazione, e includere le aziende estere inserite nei mercati U.S. tramite American Depositary Receipt (ADR).
Anche se è necessario controllare settimanalmente, le aziende sottovalutate possono rimanere sottovalutate per molto tempo. A volte le aziende in cima alla classifica cambiano ogni settimana, altre volte possono rimanere le stesse per mesi. Guardando i backtest, in media dovrai cambiare le azioni circa una volta al mese se hai deciso di possedere 3 aziende, un poco di più se tieni 5-10 aziende.
Si! Stiamo già pianificando di espandere la Everest Formula a tutti i mercati del mondo. Abbiamo solo bisogno di un po’ di tempo per ottenere dati di qualità per ogni mercato ed effettuare i backtest per essi. Restate connessi!