1. Filtro sulla Affidabilità
Il filtro rimuove alcuni tipi di aziende che appartengono a categorie che sono difficili da analizzare per una strategia di investimento quantitativa. Queste includono:
- ADR: Una American Depositary Receipt Stock o ADR/ADS è una azienda estera che permette agli investitori di scambiare le proprie azioni nel mercato U.S.. Per questi tipi di azioni, i dati finanziari sono maggiormente soggetti ad errori, a causa delle conversioni di valuta e molti altri fattori. Perciò, queste aziende vengono escluse.
- Settori finanziari, immobiliari, servizi pubblici: Le aziende appartenenti a questi settori sono tipicamente valutate con metriche differenti da quelle con cui si valutano le altre compagnie, per cui non possono essere incluse in una formula generica di investimento.
- Small Caps: Anche se la Everest Formula può essere utilizzata per analizzare questo tipo di aziende, le piccole aziende sono escluse dalla strategia ufficiale perchè la formula lavora meglio con aziende a media e larga capitalizzazione, grazie alla miglior affidabilità e accuratezza delle analisi quantitative. Al contrario della Magic Formula, la soglia di Market Cap utilizzata è calcolata dinamicamente in base alle condizioni attuali del mercato.
Le compagnie che non appartengono alle categorie sopra citate, possono procedere allo step 2.
2. Filtro sulla Qualità
Questo filtro assicura che le aziende siano “buone” aziende, ovvero con un alto ritorno sul capitale, alta redditività, debito contenuto.
Il filtro fa uso dei seguenti indicatori:
- Return On Tangible Capital Employed (ROTCE): Il ritorno sul capitale tangibile impiegato è l’indicatore più efficace per misurare la redditività di una compagnia e quanto il management è abile nel trasformare il capitale utilizzato in valore per gli azionisti. Per maggiori informazioni sul ROTCE, consulta le FAQ.
- Debito Netto su Free Cash Flow: è il miglior indicatore per Everest per valutare il debito di una compagnia. Corrisponde a quanti anni di flussi di cassa sono richiesti all’azienda per ripagare i propri debiti (al netto della liquidità già presente). Questo è lo stesso indicatore che utilizza Phil Town nel suo libro Rule#1 per filtrare le compagnie con un debito accettabile.
- Profitto positivo, patrimonio tangibile positivo, free cash flow positivo negli ultimi anni: Per essere considerata “buona”, una azienda deve dimostrare di avere un situazione finanziaria stabile. Questi indicatori servono ad implementare questo controllo.
Queste metriche sono unite e pesate per ottenere un punteggio sulla qualità aziendale. Le aziende che oltrepassano una determinata soglia possono procedere allo step 3.
3. Filtro sulla Valutazione
Il filtro assicura che le aziende promosse non siano aziende sopravvalutate, ovvero le cui azioni sarebbero pagate troppo per possedere l’azienda.
Il filtro fa uso dei seguenti indicatori:
- Price/Earnings (PE) Ratio: è l’indicatore più comunemente utilizzato per determinare la valutazione di una azienda rispetto al mercato complessivo o a sè stessa nel passato. Indica l’ammontare di dollari che un investitore deve sborsare nell’azienda per ricevere un dollaro dei guadagni aziendali.
- Price/Sales (PS) Ratio: è un indicatore di valutazione che confronta il prezzo dell’azione alle vendite dell’azienda. Mostra quanto un investitore dovrà pagare per ogni dollaro di vendite.
- Ebit/Enterprise Value Ratio: è l’indicatore utilizzato da Greenblatt nella Magic Formula per valutare una azienda. L’idea di base dietro il concetto di “Earnings Yield” è capire quanto una azienda guadagna in relazione al prezzo necessario per comprare l’azienda.
Queste metriche sono unite e pesate per ottenere un punteggio sulla valutazione. Le compagnie il cui punteggio supera una certa soglia possono procedere allo step 4.
4. Rank sulla Valutazione
Infine, le aziende “sopravvissute” sono inserite in una classifica che si basa sull’indicatore più importante per la Everest Formula: il Free Cash Flow/Enterprise Value, ovvero il Free Cash Flow Yield.
Il Free Cash Flow Yield, come dice Investopedia, è il “miglior indicatore fondamentale”. Dividendo il flusso di cassa libero generato dall’azienda per il suo valore attribuito dal mercato, otteniamo la miglior misura per valutare le performance di una azienda rispetto al suo costo.
Gli investitori sono interessati all’ammontare di liquidità che l’azienda riceve continuamente nel proprio conto bancario, dato che questo numero mostra la verità sulle performance di una compagnia. É infatti più difficile nascondere misfatti finanziari e aggiustamenti del management nei flussi di cassa rispetto al conto economico.
Il flusso di cassa è una misura dei soldi che fluiscono dentro e fuori il conto dell’azienda. Il free cash flow, una sottocategoria del flusso di cassa, è l’ammontare monetario rimasto all’azienda dopo che essa ha ripagato tutte le spese dovute al capitale necessario per produrre i suoi prodotti.
Quando il FCF è positivo, l’azienda ha generato più soldi di quanti ne servono per sostentare il business e farlo crescere. Questo indica che è pienamente capace di auto sostentarsi, e c’è molto potenziale per la crescita futura.
Il Free cash flow è simile al profitto dell’azienda, senza però tutti gli aggiustamenti effettuati nel conto economico. Per questo motivo, il FCF/EV è un indicatore più affidabile del rapporto Prezzo/Utili (PE).
Come risultato finale dei 4 step abbiamo ottenuto ottime aziende che sono al momento disponibili ad un ottimo prezzo. Questo è il migliore modo per investire nel mercato.